Superbike, Magny Cours: Gara2 a Razgatlioglu davanti a Rinaldi e Bassani. Rea perde la testa e dà una spallata a Bautista!

Razgatlioglu, Rinaldi, Bassani, Lowes, Rea, Redding, Locatelli, Gerloff, Baz e Lecuona. Finalmente Rinaldi e ottimo Bassani.
Gestaccio di Rea che perde la testa e butta fuori Bautista con una spallata.

E’ davvero un peccato che una gara bellissima con un meteo perfetto (a Magny Cours è cosa rara) verrà ricordata soprattutto per un gesto indecente, quello di Jonathan Rea, assolutamente non in linea con il livello della competizione e il blasone di chi lo ha compiuto. Una spallata netta, come se non bastasse l’entrata kamikaze, su un Bautista che lo aveva umiliato in Superpole Race e lo stava regolando senza problemi anche in Gara2. Deve essere stata la sensazione di impotenza dell’ex campione del mondo a spegnergli totalmente le luci ed a portarlo ad un fallo di frustrazione che sarebbe bene fosse sanzionato con qualcosa di più del long lap penalty assegnato in gara. L’entrata di Rea cambia le sorti di un campionato che altrimenti sarebbe stato chiuso e lo denota il ritardo che comunque i due contendenti soffrono nei confronti dello spagnolo di casa Ducati: 30 punti da recuperare per Razgatlioglu e 47 per Rea, che sarebbero potuti essere tranquillamente almeno 50 e 67.

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Chiuso questo passaggio squallido della giornata, rimane da raccontare una gara bellissima, vissuta sugli attacchi e le prodezze di un Bassani ormai pronto al passaggio in ufficiale e un Rinaldi che invece tiene duro e non vuole mollare la sella tutta rossa. RInaldi trova la forza di lottare per la vittoria e di non far rimpiangere il suo caposquadra. Dopo le numerose critiche, va detto, meritate, oggi è la sua giornata e nessuno gli toglie un secondo posto che vale vittoria.
Come spesso accade ultimamente, spumeggiante Bassani e implacabile (questa volta senza errori) Razgatlioglu.
Ridimensionato e piccolo piccolo, invece, un Jonathan Rea che soffre da inizio gara e delude sotto l’aspetto sportivo e umano. Non c’è niente di peggio che non saper perdere dopo che hai vinto così tanto.
Ma a far bene non sono solo i tre del podio. E’ buona anche la gara di Lowes, finalmente, nonché quelle di Redding e Gerloff. Peccato che siano tutti  troppo lontani da quello che conta. E’ una Superbike ai margini dell’impero che fa solo numero e non influenza quasi mai le cose che stanno per succedere. Mancando Rea e Bautista ci si aspetterebbe uno dei vecchi senatori a prendere le redini della gara. E invece ci sono due giovani. Forse è meglio così.

Guarda la live del commento alla gara, con Misterhelmet!

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