La seconda giornata di gara di Estoril vede andare in scena replica
dell’umiliazione Ducati avvenuta in MotoGp, con l’aggravante che inizia prima, è doppia e riguarda un po’ tutti quelli che non siano Rea.
In una pista favorevole alle rosse, infatti, i regali agli avversarsi sono iniziati già nella superpole race, vinta da Rea, davanti a Razgatlioglu, Redding, Gerloff, Rinaldi, Lowes, Sykes, Laverty e Davies. E quando ti impegni per far salire il tuo avversario sul gradino del podio tutte le volte, è difficile che poi ti possa giocare qualcosa di grosso.
Ma tutto questo è niente rispetto a quanto capitato in gara2, iniziata con l’aggressività incerta di Rinaldi, che a momenti mette out Gerloff, e proseguita con l’incertezza dell’Italiano di non andarsene, terminata con un errore dello stesso americano che ha messo poi fuori il romagnolo su Ducati.
Il resto sono stati solo errori, sprechi e colpi a vuoto che hanno consentito al nord irlandese, negativo l’anno scorso su questa pista, di portare a casa un’altra doppietta
Rea, Davies, Razgatlioglu, Lowes, Locatelli, Van Der Mark, Bautista, Sykes, Laverty, e Rabat a chiudere i dieci.
La cronaca della gara è inutile anche qui, perchè a parlar chiaro, è la top ten all’arrivo.
Le Ducati iniziano a cestinare un altro mondiale e portano a casa un risultato positivo solo con Davies, che però, bisogna essere onesti, ha l’unico pregio nel crederci sempre. Non basta rimediare gli avanzi di quelli che gli cadono davanti o dei predestinati che non concretizzano.
Le stesse Yamaha sono cinture nere di sprechi. Razgatlioglu non porta a casa mai quello che dovrebbe mentre Gerloff appare sempre troppo aggressivo.
Ma del resto non si ride nemmeno in casa BMW, dove Van Der Mark non si gioca niente di serio e dove Sykes deve sgomitare per il privatissimo Laverty.
E Honda? Come in MotoGP vive un dramma, perché Bautista lotta contro i mulini a vento delle qualifiche brutte e dei problemi al cambio, e nel 75% dei casi si stende per fare quelle rimonte che, da professionista, pretende da se stesso. Haslam è lì a timbrare il cartellino. Lo avete visto in gara, voi?
E’ davvero una brutta Superbike, che solo la disonestà intellettuale o gli interessi di parte possono far arrivare a definire spettacolare.
Gli svarioni sono roba da Paperissima e clip show, non qualcosa di cui godere.
Professionisti, in pista e al muretto, ce n’è pochi, e solo uno è a pacchetto completo.
Le pagelline
Rea
Già è forte, costante, e sempre un gradino sopra.
Fategli anche dei regali quando non è al top, e va a finire come negli ultimi sei anni.
Voto 10
Davies
Ci crede sempre, e sempre ci prova.
Chissà se crede ancora di avere un pacchetto in qualche modo comparabile a quello ufficiale, e che può giocarsi davvero qualcosa a parte fare meglio di Redding, unico risultato eclatante apparentemente alla sua portata.
Voto 8,5
Razgatlioglu
Turco sprecone. Spettacolare, irruento, aggressivo, eppure così spumoso alla resa dei conti. Si piazza, contende, ma oggi avrebbe dovuto vincere. E invece butta via tutto con un jump start.
Voto 7,5
Lowes
Ogni volta il suo compito e far capire a tutti che la Kawasaki non si guida da sola e vale quanto vale lui, non quanto vale il suo compagno.
Voto 6,5
Locatelli
Ero pronto a criticare il fatto che, ok, portare la moto al traguardo in top ten, ma serve una progressione.
Eccomi servito. A Locatelli solo applausi.
Voto 8,5
Van Der Mark
I proclami mondiali attribuiti a BMW a inizio stagione, di solito fanno ridere dopo quattro-cinque gare. Quest’anno hanno iniziato a far ridere già da Aragon.
Voto 6
Bautista
Questa cosa di partire quasi ultimo e di finire benino, è entusiasmante ma rischia di consumare il pilota.
Quando si vede cosa cerca di spremere da quella rapa che è la Honda, si capisce quanto avrebbe potuto spremere da una Ducati se gli fosse stata data un’altra chance. Con buona pace dei desmo rosiconi e del chiaccherone Redding, che undici vittorie di seguito non le vedrà mai.
Voto 7,5
Sykes
Dovrebbe fare meglio del suo compagno di squadra, e invece la pochezza BMW sta inghiottendo anche lui.
Voto 5,5
Laverty
Con la BMW più privata del lotto, l’irlandese si sta svegliando e inizia a mostrare del talento.
Voto 6,5
Rabat
Abbastanza triste vederlo così. Ma non è che il trend Ducati sia tanto migliore. Aspettiamo.
Voto 6
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