Altro che i giri asportati da regolamento. Alle Kawasaki andrebbe tolta una marcia.
Con l’aggravante che non è nemmeno più il solo Rea a fare il bello e il cattivo tempo ma anche Lowes, che quando non pasticcia è forte per davvero. Anche se lo sappiamo tutti che non è costante.
Alle loro spalle, il nulla cosmico con sprazzi di blu. E’ quello che si rischia di vedere per tutta la stagione, se le Ducati, insufficienti oggi persino con Davies, non si danno una sveglia assoluta. Tante moto in pista e alcune anche con l’illusione di essere ufficiali, non servono.
Non sono le verdi a dover essere ridimensionate ma è il gruppone che si deve scuotere.
Di cose brutte in gara1 se ne vedono tante altre.
Ci sono le BMW che si tengono in piedi (ansimando) solo con Sykes, perché gli altri sono solo protagonisti di un film horror. Appena il britannico perderà la pazienza ne vedremo delle belle.
Horror giapponese, invece, per Honda. Le qualifiche non servono se in gara si è inconsistenti e inconcludenti.
Tanti applausi alla vittoria in tripla cifra per il nord irlandese,che doppia Bayliss e Fogarty i quali però si battevano su altri scenari, con altri avversari e altri pacchetti.
Rea è sì un pilota spaziale, ma si confronta con il nulla cosmico. Fra satelliti con orbite lentissime e detriti come quelli di cui ormai abbiamo disseminato lo spazio intorno alla terra, vincere tanto è un’impresa decisamente più possibile.
Dategli degli avversari, non dei complici a quota 100 dal punto di vista pensionistico.
E grazie per aver castrato la Superbike con le cesoie delle scelte regolamentari e di format che più stupide non si può.
Microcronaca della gara
Chi si è divertito vuol dire che si aiuta con dei prodotti ed è il momento che ci spieghi quali.
La gara non esiste. Le Kawasaki volano e solo Razgaglioglu offre la sensazione che vi sia un po’ di guerra.
Non protagoniste mai le Ducati e tutti gli altri, ma almeno le rosse esistono. Il resto è non pervenuto.
Volete la cronaca, dunque: Rea se ne va e all’ultimo giro Lowes e Razgatlioglu battagliano un po’. Non c’è davvero altro.
Rea fa 100 davanti a Lowes, Razgatlioglu, Redding, Davies, Sykes, Rinaldi, Haslam, Gerloff, Locatelli a chiudere i 10
Pagelline
Rea
Ingovernabile. Forte con i deboli e finisce qui con la vittoria n100.
Voto 10
Lowes
Una tantum concreto. Con la moto migliore. Altra storia finita, pe oggi.
Voto 9
Razgatlioglu
Il turco c’è ed è forte. Anche la Yamaha è la potenza n2.
Voto 8,5
Redding
La bomba dello schieramento con quello che dovrebbe essere il contendente al titolo. E non sembra lo sia.
Voto 7
Davies
Tutte quelle soffisfazioni pronosticate per lui non arrivano nemmeno sulla pista in cui dovrebbe essere più forte di tutti.
Difficile pensare, pur sperandolo, che il resto della stagione sia di quelle da protagonista.Il suo è un risultato negativamente inattso.
Voto 6
Sykes
Un uomo solo su una moto inadeguata gestita da un team che sembra ancora più inadeguato. Può sperare solo nelle gare sprint.
Voto 6,5.
Rinaldi
Ha sostituito Davies. Facciamo che siamo ancora alla prima uscita e non si può giudicare negativamente.
Voto 6
Haslam
Sto nei tre, aveva detto. Non è andata. Ma almeno ha finito in piedi.
Voto 6
Locatelli
Ecco la cosa bella. Debutto in top ten su una moto che non è l’ultimissima. Una nota di azzurro vestita d’azzurro.
Voto 8
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