Diretta in stile C’è Posta per te, ieri sera, sul Canale di Misterhelmet.
Michele Pirro (Team Barni) e Lorenzo Zanetti (Team Broncos) si sono affrontati sì, anche molto duramente, ma a distanza.
Il n51, in diretta dall’ospedale dove ha subito un intervento chirurgico non ha, diciamo così, voluto aprire la busta per chiarirsi con Lorenzo Zanetti che aspettava nell’anticamera dello studio online.
“Se entra lui io esco”, ha affermato ripetutamente a Misterhelmet, Alex Polita e Luca Scassa.
Lungo e accorato l’intervento di Pirro che, nei suoi oltre quaranta minuti di passione, ad alcune cose, chiaramente condivisibili per modi e toni, ha aggiunto affermazioni anche un po’ forti, decisamente over, sicuramente frutto della sua condizione.
“Zanetti è un poveretto e un pessimo esempio per i giovani”… con la chiara accusa di averlo fatto di proposito o di non aver comunque fatto niente per impedirlo.
“A me del CIV non interessa, il una carriera l’ho già avuta, il campionato italiano non cambia la vita, corriamo per pochi spiccioli quindi non ha senso farsi male…”
E poi ancora “Lorenzo mi invidia, la sua carriera non è stata come la mia e quindi sono un bersaglio per lui ma non solo per lui. Corre su di me. Il CIV non è un campionato che vale la pena correre se per pochi spiccioli mi devo fare male e se devo essere un bersaglio. Corrono tutti per fare gare ostruzionistiche su di me”.
Secondo Pirro, ancora dolorante, Zanetti sarebbe entrato in pista con il coltello fra i denti già da sabato, e già gara 1 sarebbe stata un antipasto di quello che gli è stato servito la domenica.
“Già in gara1 è andato oltre, facendo entrate pericolose”… “La sua affermazione sui social, O vittoria o ghiaia fa capire che è stato tutto intenzionale”.
Molto sentito il tema delle scuse che, secondo Pirro, non sarebbero arrivate. “E’ andato a festeggiare fregandosene, poi è venuto quando gli ha fatto comodo, questo non lo accetto…”
Questa ed altre dichiarazioni, alcune sinceramente over nei confronti di un collega, hanno reso impossibile il confronto diretto.
Lorenzo Zanetti, in collegamento pochi minuti dopo, è stato ovviamente più conciliante e disponibile, e ha detto la sua sull’incidente e sulla non intenzionalità dello stesso, anche se pur convincendo su alcune cose, non ha convinto per altre perché la responsabilità è evidente. E’ però uno Zanetti profondamente segnato, quello che si è presentato in diretta. Credibile dal punto di vista della non intenzionalità e della malizia del gesto.
“Ho sbagliato e ho chiesto scusa. Se sembra che sono entrato alla kamikaze è perché ad un certo punto ho lasciato il freno per correggere la moto. Accetto l’errore e lo ammetto ma non che sia fatto passare per gesto volontario…” E ancora, sulle scuse: “essendo ripartito pensavo stesse bene. Ho chiesto a tutti dopo la gara e tutti mi han detto che era ok. Quelli del CIV mi hanno portato dal parco chiuso al podio e poi in sala stampa, il cerimoniale è così, dicendomi che Michele stava bene. Per questo sono andato da lui solo dopo, ma non ha voluto vedermi. Lo capisco, mi dispiace, ma non è come pensa.”
A circoscrivere la situazione come “testimone oculare” anche Alessandro Delbianco, intervenuto dopo i due protagonisti.
“Sono contento di poter dire quello che penso in diretta perché in poche ore mi hanno chiamato diverse testate giornalistiche e ognuno mi ha fatto le domande per estrapolare quello che voleva scrivere. Qua, invece, cambia tutto, qua siamo in diretta… Ho sentito arrivare Zanetti da dietro e dal rumore ho capito che non sarebbe successo niente di buono perché non avrebbe potuto rallentare. Però una cosa così non me l’aspettavo, cioè che passasse da lì e in quel modo. E pensare che con due che si giocavano il campionato così, avevo paura di essere io quello che avrebbe potuto fare una fesseria e rovinare tutto. Sinceramente non penso che lo abbia fatto apposta, non ci posso credere, ma altrettanto sinceramente non capisco la manovra.”
Per quanto riguarda il week end, ha aggiunto Delbianco, “sono partiti belli duri tutti e due. Diciamo che Pirro ne aveva di più e Zanetti ha dovuto inseguire. Forse questa è stata la chiave della diversa condotta di gara”.
La diretta è stata chiusa dall’autorevole intervento di Davide Giugliano che ha dettagliato l’incidente commentando le immagini con Alex Polita e Luca Scassa ed ha poi parlato del suo campionato, dei suoi piloti, della presenza di Bayliss al suo box e dell’approccio da parte di QJ Motors nei confronti della sua struttura. Anche lì, pochi elementi a sostegno di Zanetti anche se forse Pirro certi commenti si troverà a volerli ridimensionare.
Un po’ lungo questo preambolo? Solo un assaggio di una trasmissione molto lunga.
Vi invito a guardarvi una diretta infuocata e storica, per la tipologia di approccio e per i contenuti!
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