Quando ero in Marina ho imparato che una goccia di olio è in grado di inquinare tutta la riserva d’acqua di una nave.
E’ una delle prime cose che ti dicono. E non c’è modo di porre rimedio. L’acqua non è più potabile.
Per le news mischiate alle cazzate c’è questo rischio anche se si può sempre provare a separare le une dalle altre.
Andando per ordine, la storia che Petronas avrebbe lasciato Yamaha e la MotoGP per colpa delle liti fra una donna e Razali, è una cazzata.
Magari è successo anche questo, ma il motivo per il quale Petronas ha mollato Yamaha, è un altro.
Fino a che le cose sono andate bene e Petronas si è giocata il mondiale con Morbidelli e ha mostrato risultati degni del brand, simili a quelli della F1, tutto è filato liscio. Del resto le dichiarazioni a fine 2020 erano bellicose.
Ma la seconda stagione è stata molto lontana dalle aspettative.
Sarebbe stata scontenta anche Viterbese Petroli per il fatto che si è creata molta visibilità negativa intorno ad un progetto che è andato così male che ha avuto una anti sovraesposizione. E’ la verità. Rossi e Morbidelli, il campione di sempre e il vicecampione del mondo: un disastro.
Ha pagato Razali ed è evidente che mentre succedeva tutto questo può anche aver avuto qualche scazzo con qualche elemento di raccordo dell’azienda sponsor. Non c’è da meravigliarsi, ma quella è stata una conseguenza, non una causa. Chiaramente Razali non può andare a dire in giro che ha discusso con Petronas perché le performance del suo team sono state indecenti e lui ha gestito male le cose.
Non è vero che Petronas è uscita dalla MotoGP, e non è nemmeno vero che si precipiti in massa con il suo management a Portimao per concludere un mega
accordo. Petronas è già fornitore ufficiale di Moto2 e Moto3 e quindi al limite di tratta di un rinnovamento.
Non è nemmeno vero che Petronas stia mettendo pressione a Honda per darle i suoi soldi. Non si è mai visto uno sponsor che mette pressione per sponsorizzare qualcuno perché significherebbe giocare al rialzo contro se stesso. E poi c’è ancora Repsol. Ok la concorrenza di mercato ma fra Petrolieri esiste un gentlemen agreement.
La verità è che Repsol, azienda con interessi quasi locali (penisola iberica e un po’ di Sudamerica) e tre volte più piccola di Petronas, è in uscita in MotoGP e nel Trial, dove sponsorizza, ancora una volta, realtà spagnole.
Secondo qualche rumor avrebbe cercato anche di rinegoziare il contratto con HRC, ma non è esattamente quello il problema.
I piani aziendali di Repsol rispecchiano la situazione europea. Molte case automobilistiche presto non produrranno più motori termici, in alcune nazioni non saranno nemmeno più in vendita entro breve, e quindi Repsol, che vende carburanti in europa con 6000 stazioni di servizio e 5 raffinerie tutte in Spagna, ha convenienze diverse. Elettrico, biocarburanti, etc. Repsol si accinge a fare esattamente come Total Elf. Questo a partire già dal 2050. Sembra lontano ma mancano meno stagioni di quanto si pensa alla deadline tecnica. Le riconversioni industriali e i budget si fanno molto tempo prima, e anche le strategie asiendali.
Non è vero che i petrolieri asiatici e gli arabi sbarcano in massa per qualche motivo misterioso. Gli asiatici e gli arabi sbarcano in massa perché è da loro che si vende il petrolio e infatti, qualcuno lo avrà notato, i campionati si spostano verso est anche fisicamente.
In un mondo di sponsor poco credibili basati su progetti poco credibili e legati sempre più a manovre sospette, ci si finisce per meravigliare proprio di quelli che fanno le cose secondo logica di mercato.
Perché un’azienda locale come Repsol dovrebbe continuare a promuovere la sua immagine di petroliere in un’Europa che ha dichiarato guerra al Petrolio?
Nei tempi giusti ci saranno i saluti.
Perché arabi e asiatici non dovrebbero arrivare in MotoGP e F1 dato che ormai si corre sempre più a est, Arabia saudita inclusa e a est si vendono ancora combustibili fossili?
Ci si dovrebbe meravigliare del contrario.
E se qualcuno vuole qualche dettaglio numerico e qualche dato in più può consultare Decalspotters
Per quanto riguarda la partnership fra Honda e Petronas, se Repsol dovesse uscire, potrebbe anche accadere.
Non esiste nessuna storia se non quella di inventarne una per fare click, perché non c’è nessuna lotta quando ci sono interessi diversi.
La lotta vera non verte su chi sponsorizzare, ma su che cosa e per quale mercato.
Honda HRC è molto importante, ma solo con un Marquez in forma.
La sponsorizzazione di Dorna è molto importante, ma solo se riguarda il campionato nella sua globalità.
Un po’ meno lo è qualche altro team di seconda fascia, come VR46.
Non c’è nessuna pressione ,nessuna lotta. Non si è mai vista una lotta per dare i soldi a chi ne ha bisogno come Dorna e i team della MotoGP.
Fra petrolieri, si metteranno tutti d’accordo spartendosi la torta, da quasi amici.
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