MotoGP, Thailandia: Bagnaia ragiona e spinge, gli altri, no. Sul podio Martin e Acosta. Male Marquez!

Ieri il lato oscuro, oggi quello brillante, per Bagnaia, che ragiona e vince una gara molto difficile, davanti a Martin e Acosta. Out Bastianini e Marquez inquieto!

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Bagnaia, Martin, Acosta, Di Giannantonio, Miller, Binder, Vinales, Zarco, Espargaro, Alex Marquez.
La gara è pazza e ha due certezze: si basa sul duello Bagnaia – Martin e sulle follie di Marquez che minaccia per tutta la gara fino a quando va out, risale in moto, recupera posizioni a grappoli, litica con Mir, lo manda fuori rimediando un drop position e poi un altro a fine gara che lo mette alle spalle di Marini che aveva appena superato. Una roba da maniaco di protagonismo che vale mezzo biglietto.
L’altra metà del biglietto la vale un Bagnaia risoluto ma non irresponsabile che lotta contro un Martin che, evidentemente forza troppo e alla fine fa un largo che vale quanto una caduta, perché lo demoralizza e lo ridimensiona al punto di tirarlo fuori letteralmente dalla partita. Fino alla caduta di Marquez, infatti, il pilota Prima Pramac sembra ormai destinato al terzo posto (forse quarto se si pensa all’arrivo di Acosta), con tanto di regalo di Marquez al campione in carica. Questo dopo essere passato da fulmine eccessivo a braccino spaventato, perché dopo il largo non è più lo stesso e si intimidisce. Negli ultimi giri, quando sembra poter recuperare qualcosa, è troppo tardi e la gara, ormai noiosa, è finita.
Il GP Thailandese è infatti divertente fino a 3/4 di gara, quando c’è battaglia. Poi è tensione di altro tipo, perché l’unico problema è desiderare la vittoria di Bagnaia, non per tifo, ma per prolungare la lotta campionato.
Alla fine l’uomo in rosso porta a casa quello che gli serve, nel modo “giusto”, ovvero una gara che avrebbe dovuto correre anche ieri ma che è sufficiente per essere autorizzato a pensare che la storia non è finita. Per quanto riguarda Martin, non è sconfitto nemmeno avendo perso, ma deve tenere duro e ce la può fare.
Non parliamo del resto. Le KTM con l’acqua si mettono dietro parecchie Ducati ma è anche vero che ha due specialisti come Miller e Binder. Fra i due litiganti arancioni, però, la spunta Acosta, talento sprecato per un’azienda delle cui sventure finanziarie però la TV si guarda bene di parlare. C’è dell’altro? Un po’ di scena fatta da Quartararo, che evidentemente non tiene. Il resto è buio.

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