Dopo i test di Misano, chiarissimi, il comunicato parla ancora più
chiaro: Marc Marquez, dichiarato fit, tornerà in pista ad Aragon.
Eppure c’è un però…
Marc Marquez può tornare. Gli è stata data via libera. Marc Marquez vuole tornare. E’ ormai fermo da troppo tempo.
E Marc Marquez è in grado di tornare, perché nei test di Misano è stato, nonostante il lungo stop, il più veloce fra i piloti Honda. Tanto dovrebbe bastare. E poi Marc Marquez deve tornare, perché ci sono delle pressioni di politica e sponsor.
Ma Marc Marquez è stato comunque dicotomico nelle sue dichiarazioni. Le sue sensazioni si dividono in due: da un lato si sente bene ed è a posto, in grado di macinare persino 40 giri, dall’altro si stanca presto. L’osso è guarito ma i muscoli si devono riabituare. Anche lui, persino lui, ha bisogno solo di una cosa per abituarsi a fare tanti giri e quella cosa è fare tanti giri.
Per questo motivo ha dichiarato di essersi stancato molto e di non essere probabilmente in grado di fare una gara intera, chiaramente al livello che vorrebbe lui.
Lo ha detto. Il che è diverso da non essere guarito però, per usare un parallelismo calcistico, non ha i 90minuti nelle gambe. Nelle moto si può anche non finire la gara, sia chiaro, ma non è la stesssa cosa che uscire dopo il primo tempo per essere sostituito. Non ci va nemmeno vicino.
E’ per questo che, al di là di quello che gli confermano i medici, che però non sono in moto con lui, Marquez, per capire se è in grado di portare a casa un week end di gara, deve entrare in modalità gara.
Lo farà ad Aragon con attenzione decidendo, questi i rumors, se cambiare idea dopo le prime libere.
Ha tempo fino alle FP3. E le sessioni dovrebbero essere sufficienti per capire se può fare anche la gara.
Si deve far bastare 3 turni così come Honda, gli sponsor e il sistema, si devono far bastare questa sua volontà positiva di rientrare. Esiste una via di mezzo fra rientrare troppo presto e perdersi un’altra stagione intera? Esiste una via di mezzo fra non fare una gara e scoprire, in gara, di non essere pronto? Ovviamente no. Quella di fare le FP e decidere, e magari far finta di sorprendersi nel caso non ce la faccia, è la cosa che ci va più vicina. Chiaramente senza dichiararla, una cosa così, perché dire “provo” annullerebbe ogni tipo di credibilità professionale del pilota e di chi lo consiglia e sarebbe un altro caso medico sportivo.
Però le cose stanno per andare così. Insomma, ci siamo capiti.
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