La figura più inquietante e temuta all’interno di un team della MotoGp, ce l’ha solo Ducati ma non ne parla mai nessuno.
Quando si elenca lo staff che viene “assegnato” da una casa ad un team privato si parla di capotecnico, poi elettronico, etc e tutti più o meno conosciamo il loro lavoro.
Eppure c’è una figura menzionata a fine elenco, quasi a mezza bocca, forse proprio per nascondere la sua pericolosità: IL MAGAZZINIERE.
Di solito passa inosservato perché nel nostro mondo, il magazziniere è solo uno che sposta le cose, si prende la colpa quando non si trovano, prepara la roba da spedire, etc.
Senza nulla togliere a questo ruolo, e senza volerlo sminuire, di certo il magazziniere non è una figura temuta, nel pensare comune.
Nelle corse invece il ruolo è un po’ diverso. Scherzando chiaramente, potrei definirlo una creatura una via di mezzo fra un avvoltoio appollaiato su uno spuntone, un giudice supremo e una specie di angelo della morte (per il cliente).
Il compito del magazziniere, infatti, che lavora per la factory che concede le moto e non per il team, non è solo quello di verificare le scorte.
Tenete conto che un team non può rimanere senza ricambi, materiale di consumo e tutto quello che serve per correre. Serve una persona che abbia sempre la conoscenza della situazione. Il team a volte non sa nemmeno quando è il momento di cambiare certe cose. Lo sa il magazziniere che conoscendo la moto e tutti i suoi ricambi alla perfezione, dopo una caduta decide se un pezzo va cambiato o meno, se è recuperabile o no, oppure sa se un certo tipo di materiale quale sensori e altre parti ad elevato tasso di usura, sono arrivate a fine vita e vanno cambiate.
E capirete che cambiare 20mila euro di sensori e non cambiarli, per non parlare di altre parti ancora più costose, non è la stessa cosa.
Il magazziniere finisce con l’essere la figura più fedele alla factory. Più dell’elettronico, che ne difende i segreti. Perché il magazziniere è il professionista che difende gli interessi finanziari di cassa continua, oltre che l’immagine dell’azienda, facendo sì che la moto non si fermi mai per motivazioni che sarebbe stato possibile evitare.
Ed è questo il valore aggiunto di una figura che, con questo ruolo così hard istituzionalizzato, ha soltanto Ducati. Questo elemento di terrore, finisce per essere un vero e proprio valore aggiunto. Soldi ben spesi.
Sentiamo nominare in tv piloti, capotecnici, elettronici e conosciamo i nomi dei più famosi, ma di magazzinieri, non sentiamo parlare mai, eppure un loro errore, e la moto non va in pista o si ferma.
E’ una figura chiave, anche se un po’ spaventosa perché, il magazziniere è quello che presenta sempre il conto.
Chiedetelo a qualche team manager…
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