La gara di Most va a chi azzarda a montare le intermedie.
Cambia tutto tante volte ma alla fine vince chi osa!
Rea d’astuzia su Razgatlioglu, Petrucci, Redding, Lecuona, Locatelli, Bassani, Aegerter, Lowes e Baz!
I top ten sono rider che sanno guidare sotto l’acqua ma i top tre sono piloti che hanno scelto l’intermedia.
Pirelli sono anni che lo dice: le intermedie hanno un senso. Lo capiscono in pochi ma quelli che lo capiscono fanno il risultato a Most dove la gara parte bagnata ma finisce asciutta.
E mentre quelli che hanno scelto le rain fuggono, a chi ha montato le intermedie non resta che avere fiducia in se stessi e nella squadra perché il recupero è già scolpito, nella gomma.
Per il resto la pioggia livella le prestazioni tecniche. BMW e Honda sembrano quasi decenti e Kawasaki sembra una Ducati.
Niente cambia se non il fatto che il nome di Bautista appare lontano, fra errori e scelte errate e stavolta tocca a lui sentirsi come quelli che fanno fatica.
Non c’è cronaca possibile per una gara che ha visto pit stop, sorpassi e avvicendamenti a profusione.
Si sappia che è andata come ai vecchi tempi, con le scelte degli uomini che hanno vinto sulle macchine.
Guarda i risultati della gara!
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