A Montmelo una gara divertente e dal risultato inatteso, almeno se non si segue con attenzione la MotoGP.
E’ evidente dal venerdì che Quartararo è l’uomo da battere ma non guida la moto da battere. Le moto da battere sono i super mostri Ducati e KTM, che in rettilineo non si limitano a sorpassare, ma pretendono, riuscendoci, anche di sottomettere gli avversari.
E le due europee sono guidate da personaggi capaci… forse imprevedibili ma sicuramente adeguati ai risultati che contano.
Tutto il resto è inconsistente. Le Yamaha, a parte Vinales (ma solo nelle qualifiche) non esistono. Morbidelli annaspa e Rossi è indecente prima di cadere. L’unica Suzuki, invece, troppo… moderata. E troppo poco affilato Mir per tagliare davvero.
Ma chi fa veramente orrore è Honda che i suoi, o li manda in terra, o li narcotizza, dato che non sembra possibile guidare la RCV con l’ambizione di stare davanti. Marquez almeno cade quando ci prova… ma gli altri, una pena.
Non c’è niente da dire su Honda. Niente che non siano volgarità.
Niente da aggiungere nemmeno sullo scenario generale, se non che KTM lavora per il lungo periodo ed è quindi i discorsi di inizio stagione, non hanno senso. Aprilia, invece, troppo nelle mani di Espargaro, che fa?
Minicronaca della gara
Miller parte a razzo e Oliveira beffa subito Quartararo davanti a Mir e Zarco, poi infilato da Espargaro su Aprilia.
Due giri e Oliveira è addirittura in testa davanti a Miller e Mir, poi sostituito da Espargaro.
A meno 17 con Oliveira e Quartararo a giocarsi la vittoria seppur distanti, va out anche Marquez, che segue il volo di Pol Espargaro.
A meno 13, gli eventi sono la caduta di Aleix Espargaro e la fine della fuga di Oliveira, che è preso e passato da Quartararo.
I due sportellano nel misto ma nel dritto è la moto Austriaca quella da battere. Mir, invece, perde il disturbo di Miller e trova quello di Zarco, che lo sottomette in rettilineo.
Gli ultimi giri sono il calvario di Quartararo. Già violentato da Oliveira, si ritrova tuta aperta e protezione del petto che gli vola via… ammesso che non sia lui ad aprirla per motivi ignoti.
Lo passa Zarco e lo aggredisce anche Miller.
Per il francese persino il podio sembra oro e infatti con la penalità di tre secondi per manovra fuori traiettoria, nemmeno quello porta a casa. Ma è sempre meglio della squalifica che meriterebbe. Non si possono consentire quattro giri in condizioni così pericolose.
Oliveira, Zarco, Miller, Quartararo, Mir, Vinales, Bagnaia, Binder, Morbidelli e Bastianini a chiudere i dieci.
Oliveira
Essere il vincitore plausibile ed essere il vincitore reale, non è la stessa cosa. Oliveira questa se la vince meritandola, anche di testa. Non è vero che Quartararo gioca con lui. E’ esattamente il contrario. Il solo motore non basta. E infatti non si sono viste altre KTM sul podio.
Voto 10
Zarco
La Ducati più costante. Il francese con altri due giri avrebbe potuto sognare. I giri non c’erano e va bene anche così.
Una gara quasi perfetta. Le qualifiche facevano presagire qualcosa, ma qui siamo oltre. Perché, diversamente dagli altri ducatisti, lui ha il controllo della situazione e non è in balia degli eventi.
Voto 9,5
Miller
La verità è che gli regalano un podio, ma cambia poco.
Comunque lui è lì. Di certo gli manca essere artefice, nel bene, del proprio destino.
Voto 7,5
Quartararo
Non è chiaro il motivo dell’apertura della sua tuta (un insetto, un problema alla zip, non si sa)… ma la faccenda gli costa solo il podio, perché la gara non l’avrebbe mai vinta. Rimane l’uomo da battere che però non guida la moto migliore. Per quanto riguarda oggi, una bandiera nera non avrebbe guastato.
Update: altri tre secondi di penalizzazione per guida irresponsabile. Sesto posto per lui.
Voto 8
Mir
Lo spagnolo sembra non forzare mai e sembra essere troppo morbido.
Diversamente dal suo compagno di squadra, rimane in piedi, ma non è così che si vincono i mondiali. Il 2020 è stata un’eccezione.
Voto 6,5
Vinales
Aspettarsi di più era lecito, ma un sesto posto non è male.
Certo non è un pacchetto da mondiale… ma c’è chi fa peggio.
Voto 6
Bagnaia
Un week end negativo. E una gara nel completo anonimato.
Non brutta. Anonima, che forse è peggio.
Voto 5
Binder
Fa belle cose nel w.e. e in gara, ma il risultato è lontano da quello del suo compagno di squadra.
Voto 5
Morbidelli
In confusione, in difficoltà…ma non da oggi.
Troppo altalenante.
Voto 5
Bastianini
Best rookie. Altro che Marini e Martin. Due che hanno il futuro garantito ma fanno ben peggio di lui… che in verità fa una gran gara.
Voto 7
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