Misano gara 1 è noiosa. Non ci prendiamo in giro.
A meno che, da tifosi non si goda per il successo di un italiano su moto italiana su una pista “italiana”, marchiata San Marino.
Da questo punto di vista è un successone e soprattutto interrompe un periodo bulimico tutto verde.
Eppure la Superbike offre ancora troppe ombre. Sono quelle delle seconde guide che in pratica non esistono, delle BMW in crisi nera, e delle Honda che fanno, almeno una, ma solo una, il possibile.
Le note positive? I rookie Italiani… quelli ci sono.
Ma nella gara di casa non fanno testo. Solo che noi ce li godiamo ugualmente.
Micro cronaca
Al via Rinaldi insiste subito su Rea e forza la mano.
Rischia ma gli va bene e rimane in testa.
Alle sue spalle, appunto Rea, Redding e Razgatlioglu che fa meno di quel che sembra.
La gara scorre senza scossoni. Rinaldi tiene un paio di decimi di vantaggio ma dietro di lui succede davvero ben poco.
Rea, Razgatlioglu, Redding, Lowes, Davies, Bautista, Bassani e Locatelli che chiude i dieci. Il resto è davvero tutto molto lontano, soprattutto le seconde guide di BMW, Honda e Yamaha.
A 12 dal termine Rea sbaglia e perde la gara pur rimanendo in piedi. Non va altrettanto bene a Davies un paio di giri dopo, out mentre è settimo alle spalle di Sykes.
A cinque dal termine Rinaldi è saldamente al comando davanti ai “soliti” inseguitori mentre si segnala la gara esemplare di Bassani e Locatelli, comodamente in top ten.
Dopo aver dominato nelle sessioni di qualifiche, superpole esclusa, il delfino Ducati porta a casa la prima vittoria nella gara in cui da lui ci si aspetta di più.
Rinaldi, Razgatlioglu, Rea, Redding, Lowes, Bautista, Bassani, Sykes, Locatelli e Van Der Mark a chiudere i dieci!
Pagelline
Rinaldi
Assaggia sto crescione… è romagnolo.
Questo deve aver detto Rinaldi in occasione della sua tanto prematura quanto indovinata entrata su Rea a curva 1 del giro1.
Eppure la gara si è decisa lì. Poi è stato quasi come compilare un modulo. Rea gli fa un regalo che forse non gli serve.
Voto 9,5
Razgatlioglu
E’ andato in pellegrinaggio a Tavullia ma evidente non ha bevuto l’acqua. Mai della partita, prende, lui sì, un regalo da Rea.
Altrimenti sarebbe “semplicemente” terzo.
Voto 8,5
Rea
Non riesce nemmeno a cadere quando “non ne ha”. I mondiali si vincono da predestinati. E ridurre i danni quando non si può fare di meglio, è il modo migliore per portare a casa i titoli.
Voto 8
Redding
Non è lui la prima guida Ducati a Misano. Sembra evidente.
Ma ogni volta per un motivo diverso, Redding trova il modo per non vincere il campionato.
Voto 6
Lowes
E’ evidente che c’è un magnete che lo tiene dietro a Rea qualsiasi cosa gli succeda. Comunque Lowes, arriva dopo.
Voto 6
Bautista
La Honda vale quanto Haslam. Bautista ci mette tanto del suo. E oggi non si stende nemmeno.
Voto 7,5
Bassani
Voto bello tondo ad un pacchetto pilota/team che stupisce ogni volta. Ok, qui si gioca in casa, ma è la gara è davvero da ricordare.
Voto 8
Sykes
Ogni gara è una seduta dallo psicologo, per Sykes. Nonostante finisca le gomme, nessuno fa meglio di lui sulla tedesca.
Ma non doveva essere la moto da battere?
Voto 6,5
Locatelli
Bravo anche lui. Meglio di tanti altri da cui ci si aspetterebbe di più. Eppure si può crescere.
Voto 7
Van der Mark
I presupposti erano altri. E anche le dichiarazioni, gli intenti, e la stampa amica, avevano altre attese. Piadina asciutta
Voto 5
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