La vicenda di Canet. Siete voi quelli sbagliati, non lui!

La vicende di Canet , definito “magnaccia” e “criminale” per il solo fatto di essere tatuato non deve essere solo raccontata.
E’ necessario prendere una posizione per evitare che la forma prevalga sulla sostanza e i falsi problemi, sulle cose importanti.

 

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Nel parco chiuso di Buriram, Canet si è rotto il papillon di legno che portava per protesta verso chi lo giudicava per i tatuaggi definendolo addirittura un magnaccia o un criminale…

La storia di Canet, rifiutato per i suoi tatuaggi, non lo so se è vera o no, ma merita di essere presa in considerazione.
Di sicuro canet non è rifiutato per le sue prestazioni perché mi pare sia uno che se la cavi e se non trova posto lui che in classifica è .terzo, meglio di Celestino Vietti, non dovrebbero trovarlo molti altri.
E non penso nemmeno che il problema sia il carattere perché il Canet che ho conosciuto è una persona gentile e disponibile, quasi schiva e si vede che si tiene molto e si misura per non apparire troppo, almeno ultimamente.


Entro a gamba tesa dicendo che Dorna su certi temi identitari è abbastanza allo sbando. E’ vecchia, vorrebbe essere giovane ma non riesca a provarci nei modi giusti.
Non ci sono personaggi e MotoGP Unlimited, la trasmissione che avrebbe dovuto essere il reality speculare alla F1, l’abbiamo visto che fine ha fatto. quindi un personaggio servirebbe ma non in modalità Boomer.
Il mondo sta andando, nello sport, nei social, verso l’estremo, quindi un atleta appariscente, dovrebbe essere un’opportunità da mostrare quando serve e non un problema da nascondere.
E anche lo fosse, sarebbe molto facile, dato che che per altro passa il 90% del suo tempo con una tuta di pelle ed un casco.

Quindi non capisco il problema. Gli sponsor?
A meno che non si parli di prodotti per bambini o di prodotti religiosi, non capisco.
Proprio la MotoGP non riesce a staccarsi da sponsor di settore. E i motociclisti mi risulta siano tatuati.

Eh ma Canet si è tatuato troppo, ci avrebbe dovuto pensare, peggio per lui… lo sapeva che avrebbe avuto difficoltà.
Ammesso che sia vero e che esista un troppo, e questa è una stronzata, Canet non ha tatuato un mitra in fronte e non sta facendo il concorso alle poste o come infermiere in una casa di cura per anziani o in una scuola materna e nemmeno alla Camera dei Deputati.
Canet deve guidare una moto con una tuta di pelle e un casco in testa. Quindi che volete?
A Canet che fra l’altro in classifica è terzo davanti a Vietti manca solo la vittoria ma il resto dei risultati li ha fatti tutti.

Eh ma i giapponesi con i tatuaggi… che volete…
Altra cazzata. Il 90% dei piloti sono pesantemente tatuati. E perino alcuni tecnici, meccanici e dirigenti, lo sono, persino in case giapponesi.
Ricordo una figura importante in Honda, Marco Chini, fra l’altro molto molto bravo, tatuato addirittura sul volto. Lavora o ha lavorato tanti anni per Honda, la più giapponese delle case, e non credo vi siano problemi.

Eh ma Canet sembra un criminale
Con tutta la gentaglia, e fidatevi, ce n’è parecchia, che c’è nel mondo delle corse, stai a vedere che una persona per bene deve essere discriminato perché sembra un magnaccia proprio da magnaccia che sembrano persone per bene…
mentre invece va bene se uno fa il casco replica dedicato ad uno stupratore amico di un dittatore.

Non basta dare la notizia come hanno fatto alcune testate. Bisogna prendere posizione, invece di indinniarsi dopo 3 anni se un meccanico dà un calcio in culo ad un pilota, per poi far passare Sofuoglu che in griglia dà una pizza al nipote.
Già questi vanno in moto e rischiano. Gli dobbiamo dire anche come devono sembrare?
E poi ditemi se questo pezzo lo devo fare proprio io che sono il più intransigente di tutti. Ma su ste cose no, dai…
E quindi voglio chiudere con un messaggio di distensione, di pace.
Lasciate stare Canet.
Siete voi quelli sbagliati, merde.

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