Danilo Petrucci alla Dakar, chiacchierata esclusiva: mi davano per finito ma ho vinto anche qui!

Petrucci Dakar

Per quanto mi riguarda Danilo Petrucci è lo stesso di quando faceva il CIV.
Nelle nostre interviste negli anni non è cambiato niente e sono identiche alle nostre chat su whatsapp, eccetto qualche meme e qualche parolaccia che ovviamente in pubblico è meglio non condividere.
Danilo è la persona più amata e allo stesso sottovalutata del mondo dei motori. Tutti  riconoscono puntualmente il suo talento sempre quando è troppo tardi. E questo perché lui ogni volta è spacciato ma poi risorge.
In un mondo di piloti a cui viene data una chance dopo anni che non combinano più niente o di piloti che non hanno vinto una gara in carriera ma guidano moto ufficiali, c’è il mondo a parte di Petrucci, che sale su una moto da fuoristrada in una gara a cui non ha mai partecipato e, nonostante tutto, trova il modo di umiliare gli specialisti.
Da un lato è giusto festeggiare il fatto che forse Danilo, come ambiente e tipologia di corse, ha trovato il suo mondo. Dall’altro sarebbe giusto restituirlo a quello della velocità che conta.
Lui, e questo gli fa onore, è disposto a rientrare dalla porta secondaria del Moto America per dimostrare quello che vale e, paradossalmente, sembra avere meno fretta di noi.

L’intervista esclusiva va ascoltata o vista in video (vi mettiamo a disposizione entrambe le opzioni) ma ecco i punti chiave:
1) Il boicottaggio subito
2) I suoi progetti futuri
3) La dieta
4) I cammelli e gl incidenti diplomatici
6) L’allenamento con i cinghiali
6) La sua auto brucia gomme
7) Varie ed eventuali come nelle assemblee di condominio.



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