Non ho ancora deciso niente ma le cose devono cambiare perché dobbiamo rendere conto ai nostri sponsor. Potrebbe essere BMW ma anche Ducati. Con Ducati è tutto più facile!
Manuel Puccetti è sempre gentile, disponibile e positivo, ma è evidentemente un po’ scocciato.
Dopo anni di idee, sforzi, moto schierate, dopo aver lanciato talenti e fatto confermare campioni, è il momento di essere onesti.
La stagione sta andando male. Puccetti ha incassato troppi zeri, troppi ritiri ed evidentemente anche qualche no di troppo quando ha cercato di sostituire i suoi piloti.
Alla fine è vero che semini quello che raccogli ma a volte è proprio il raccolto che va male e tu non hai tutte le colpe.
Le voci di un Puccetti spazientito, girano. Kawasaki, questa Kawasaki, non è abbastanza e un sodalizio lungo, molto lungo, uno dei più lunghi nel paddock Superbike, si potrebbe rompere.
Per le factory è facile, più o meno, continuare per anni senza risultati. I dirigenti dei team interni sono in giro per il mondo a spendere soldi non loro e a giustificare le corse come necessarie per il brand, ma un team privato si tiene in piedi con i risultati e le aspettative. E il capo è solitamente quello che rischia i soldi, nel senso che ce li mette. E ci mette anche la faccia, dato che il team porta spesso il suo nome.
Puccetti è dato in BMW, forse anche per il passaggio di Razgatlioglu, da sempre legato al gruppo di Puccetti, eppure il manager non sembra convinto.
Intervistato sull’eventuale possibilità di cambiare brand, Puccetti risponde.
“Spero di tornare nelle posizioni che contano o almeno vedere ripagato il nostro impegno.
Ho visto che hanno scritto tante cose già, in merito a possibili cambiamenti da parte nostra e la situazione è delicata.
Chi scrive senza sapere non si rende conto che può anche fare dei danni quando ci sono trattative in corso. Mi danno già in BMW ma non ho ancora deciso nulla.
Il passaggio a BMW nel 2024 è solo una delle opzioni possibili.”
Cosa state valutando?
“Stiamo valutando varie situazioni. Possiamo rimanere in Kawasaki se le cose si sistemano ma anche passare in BMW.
Però anche Ducati potrebbe essere una possibilità.
Con Ducati sarebbe più semplice tirare fuori un bel pacchetto factory e andare forte. Con Ducati il team diventa figo e il rider ti cerca.
Costa di più ma i risultati arrivano. Noi abbiamo bisogno di quelli per ottenere le risorse che ci servono per correre.
La situazione risorse è sempre così complicata per un team privato?
La situazione non è facile ma per noi non è complicata. Da anni abbiamo sponsor di qualità che ci seguono ma gli sponsor vanno onorati, ringraziati, accontentati. Personalmente prometto di fare tutto quello che posso per cambiare le cose e tornare in condizioni di visibilità.
Ci può essere un periodo di difficoltà ma non può diventare la regola. Con gli sponsor non bisogna tirare troppo la corda.”
Sembra evidente che il cambiamento arriverà. Resta solo da capire in quale direzione.
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