In una gara normale di cui non frega niente a nessuno, in netta antitesi col circo equestre e ridicolo della MotoGP in India in cui niente è sotto controllo e succede di tutto sotto i riflettori e l’attenzione maistream, Bautista trova il modo di riaprire il campionato andando per terra due volte e facendo tutto da solo! Vince Rinaldi, vendicandosi delle battute relative alle sue dichiarazioni di mercato!
Rinaldi, Razgatlioglu, Rea, Locatelli, Petrucci, Oettl, Gardner, Gerloff, Bassani e Lecuona. Questi i primi dieci di una gara noiosa ma comunque normale, accettabile, in cui, per dare un senso alla giornata, Bautista decide di riaprire il campionato riuscendo a cadere prima quando sta dominando la corsa e poi quando è ad un passo di prendere una manciata di punti.
A vincere, non senza meriti, anzi, quel Rinaldi – Calimero, appena segato dal team, che fa sorridere dicendo di essere ricercato da tutti.
E invece la seconda guida Ducati, dimostra di saper portare a casa una performance di livello, mettendosi dietro un campione come Razgatlioglu (che in realtà pensa ai punti e fa bene) e un Rea che è pur sempre sulla pista di casa del team (e si vede).
Il resto del biglietto lo vale Petrucci, da ventiquattresimo a quinto, ma si difende anche Locatelli mentre Bassani è sottotono come tutti gli altri, lontano da quello che conta. Non c’è molto altro eh, perché Honda e BMW fanno il compitino e il resto è gente che gira anche tre secondi più lenta. La Superbike è fatta di 3-4 piloti che fanno trenino fino a che qualcuno non commette qualche fesseria. Oggi tocca ad Alvaro, che rievoca, per un istante (sappiamo che è presto), lo spettro del 2019.
Guarda la live di Misterhelmet di Gara1 ad Aragon!
ABBONATI AL CANALE YOUTUBE DI MISTERHELMET
No comment yet, add your voice below!