Superbike, Jerez: a Bulega, Gara1, a Razgatlioglu il titolo mondiale e la STORIA con BMW!

Niccolò Bulega, da rookie stupisce con pole, vittoria in Gara1 e giro veloce ma un alieno su un’astronave aliena (che però vola solo con lui), entra nella storia e vince il suo secondo titolo mondiale, portando alla vittoria BMW dopo molti anni e molti milioni di euro spesi per ottenere qualcosa che fino ad oggi era sempre sfuggita!

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Bulega, Razgatlioglu, Locatelli, Alex Lowes, Lecuona, Van Der Mark, Vierge, Bassani, Aegerter, Gerloff è la top ten di una gara fra le più noiose di tutti i tempi in Superbike che però ha almeno due meriti: consegnarsi (insieme ad un best lap) ad un Rookie, e consegnare alla storia il primo titolo mondiale piloti per BMW, ottenuto dopo anni, milioni bruciati, piloti cambiati e delusioni di ogni tipo da non poterle nemmeno contare.
Razgatlioglu contro la quasi totalità dei pronostici che lo vedevano sì poter vincere qualche gara ma di sicuro non il campionato,  ha invece dato a BMW quello che voleva: la vittoria che vale la consacrazione fra le migliori moto di serie e il lasciapassare per la MotoGP alla quale adesso si può accedere senza recriminazioni.

Razgatlioglu, su una moto oggettivamente superiore per via delle concessioni e grazie anche alla penalità ad personam per un Bautista comunque in difficoltà, vince qualcosa che avrebbe probabilmente vinto comunque, battendo, non all’ultima gara ma comunque all’ultimo week end, un debuttante di lusso e qualità mentre l’avversario designato, di fatto, si fa da parte.

E’ questa la perfect situation in cui nessuno ruba nulla e nessuno nemmeno demerita, perché le cose vanno esattamente come un mondo giusto vorrebbe che andassero.

E anche chi perde perde comunque con onore e dignità.
Ma ancora una volta l’attentato che rovina la naturalezza del campionato, comunque c’è perché sarebbe bastato lasciare comunque tutto com’era per avere le stesse cose senza infastidire nessuno.

E la gara? Terribile, con gli out di Petrucci e Bautista (che poi rientra) e solo due a fare la corsa, mentre tutti accumulano distacchi da gara a cronometro.
Ma quello che conta è il mondiale, che Toprak Razgatlioglu consegna ai tedeschi come il più sfacciato e tracotante dei guerrieri.
Però chi vince, in qualunque modo vinca, non se ne vergogna mai perché ha sempre ragione mentre chi perde è meglio che inizi a spiegare, magari anche per l’anno prossimo!

 

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