In un week end in cui c’è la MotoGP e quindi il CIV “dovrebbe” passare in secondo piano, spunta fuori dal nulla una vicenda curiosa.
Michael Ruben Rinaldi, apparentemente pronto a fare una wild card al CIV sulla moto del team Broncos nel caso la moto gli piacesse, va fortissimo il giovedì ma poi decide di non correre nonostante le buone sensazioni e il miglior giro in 1.35.6.
Ad un post di Misterhelmet, segue una replica del pilota ma alcune cose non tornano. Perché il pilota dice che non era in programma che corresse, mentre Luca Conforti smentisce e l’Organizzatore chiede spiegazioni!
Oggi ho scritto questo con le mie considerazioni, allegando la dichiarazione di Rinaldi che vedete:
“Ieri ho pubblicato un post in cui ho ipotizzato che Rinaldi avrebbe corso al CIV in caso la moto di Broncos, attualmente senza pilota, gli fosse piaciuta. Oggi ha detto che non corre.
E io ho come la sensazione che voglia sottrarsi al confronto. Perché andare a fare una prova a cui far seguito un week end di gara in caso di gradimento della moto e poi rifiutarsi di correre nonostante il gradimento stesso e i buonissimi tempi sul giro? Paura di non performare, di non avere abbastanza tenuta nonostante il tempo buonissimo sul giro secco?
Posso dire che mi sembra molto in forma, ma non della forma tipica di un pilota?
Posso dire che guardando i fogli dei tempi del mondiale SBK emerge un po’questo? Un po’ di esperienza agonistica e di preparazione ce l’ho, ma mi piacerebbe parlassero dei professionisti. Lo vedo scendere dalla moto sempre molto provato.
Secondo me c’è qualcosa che deve essere chiarito, perché così è uno spreco di risorse e di tempo. Magari su quella moto ci sarebbe potuto salire, per davvero, qualcun altro.
E invece i ragazzi di Broncos devono rimettere la moto sul camion e stare a guardare, dopo essersi illusi.”
Mi ha risposto cordialmente Rinaldi e la risposta si è trasformata in una chat – intervista.
“Innanzi tutto sto bene, mi son trovato molto bene con la squadra, nonostante la moto sia diversa. È sempre una Ducati ma è veramente diversa per via dell’elettronica e delle gomme ma ci siamo sistemati in un paio di turni e siamo andati veramente bene. Non faccio la gara perché non era preventivata, nel senso che mi han chiamato e io ho dato la mia disponibilità per il test e basta. Poi comunque han provato a convincermi sia il team che l’organizzazione ma credo che sia meglio non prendere rischi inutili anche perché vengo da 3 week end di fila. Onestamente non mi serve fare il CIV perché non è il mio campionato.
Avrei fatto lo stesso se mi avessero chiamato al BSB. Avrei provato la moto, la pista, dato che sono piste favolose però se stai facendo il mondiale non ha senso fare il w.e. di gara.
Non ho mai pensato che avrei corso e anche se l’acquolina in bocca mi è venuta, ho preferito rimanere sulle mie idee e credo che sia la scelta più saggia!
Mi dispiace leggere che i ragazzi di Broncos sono delusi perché era programmato solo il test del giovedì e io non ho mai detto che avrei corso.
Non è vero che ho paura del confronto perché se guardi i tempi mi sento abbastanza tranquillo.
Per quanto riguarda il mio stato di forma, sono in formissima e sto molto bene. Non faccio pesistica solo che avendo sangue latino acquisisco facilmente volume se qualche volta faccio meno cardio e più HIT (high intensity training).”
Tutto ok ma perché allora c’è stupore, disillusione? Perché ci si meraviglia tanto se era tutto previsto così? Perché dico che dalla parte tecnica e dall’Organizzazione emergono sensazioni diverse?
Perché pare vi sia disappunto da parte di Dunlop e da parte degli organizzatori del CIV che avrebbero convocato il management di Broncos per chiedere chiarimenti in merito a cosa fosse successo. Non è normale un battage così e un saluto dopo il primo giorno, soprattutto con risultati più che soddisfacenti.
Se le reazioni sono di stupore e meraviglia e ci sono richieste di chiarimenti è evidente che le aspettative erano diverse da quelle che ha dichiarato Rinaldi oppure qualcuno si è spiegato molto male. Se fosse stato chiaro che il pilota avrebbe dovuto solo fare un mini test, di sicuro non ci sarebbe stata tutta quella comunicazione da parte del CIV e non ci sarebbe stata alcuna richiesta di spiegazioni.
E infatti Luca Conforti, patron del Team Broncos, è chiaro sulla faccenda:
“Ci aspettavamo che corresse e non che facesse solo un giretto. Se avesse voluto solo allenarsi avrebbe potuto farlo con la moto da allenamento che condivide con Zanetti.
Invece è venuto qui a girare di notte con gomme e centralina che non conosce. Se lo ha fatto e glielo abbiamo fatto fare è perché l’idea condivisa era che corresse. Anche Mauri di Motocorsa mi ha dato il permesso che includeva la gara e anche l’Organizzatore si aspettava questo.
Gli ho messo a disposizione i miei ragazzi perché noi teniamo tanto alla Superbike. Se potessi farei il mondiale ma al momento non ho le risorse però ci tango a fare bene il CIV e lui mi avrebbe dato soddisfazione.
Ieri ha fatto il miglior tempo nonostante non avesse riferimenti e non avesse mai girato di notte ma oggi, sono sicuro, gli avremmo sistemato una moto per fare 1.34, per cui è veramente un’occasione persa che ci lascia l’amaro in bocca. Sono arrivato al box e la moto col telo nero sopra mi ha fatto tristezza.
Ho preferito caricarla sul camion e mettere le Supersport. Ripeto, a fine giornata ieri a sorpresa mi ha detto che ci doveva pensare su. Ma pensare su cosa, che era andato fortissimo? Ha fatto un post con mille complimenti e poi se n’è andato così… “
Chi la dice giusta, alla fine? Pur perdendoci un po’ tutti, alla fine prendiamo un chissenefrega gonfiabile e lo portiamo al mare.
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