KTM entra in MV Agusta in punta di piedi con il 25.1 e prende le misure, prima di prendersi tutto.
Inutile farsi scrivere gli articoli dai siti burattini. Parlano i conti. MV Agusta senza l’intervento di KTM non avrebbe mangiato il panettone. Il comunicato ( lo trovate in fondo) parla chiaro e mette di fronte 2 miliardi di fatturato e 193 milioni di utili prima delle tasse (più o meno quello che ha perso Sardarov da quando ha preso in mano MV) e 5000 dipendenti contro 37 titoli mondiali in bianco e nero.
Per questo, solo un completo idiota finanziario può pensare che una multinazionale in cima alla catena alimentare come KTM entri in un’azienda in difficoltà come MV Agusta, gestita negli ultimi anni senza un piano industriale, per farsi dire cosa fare solo perché in minoranza, portando avanti il ruolo di cuckold felice che fa i video mentre gli si fanno la moglie appena sposata.
E’ importante sapere che invece che il cuckold finanziario non è austriaco, ma russo.
I rumors evidenziati da Misterhelmet parlavano, domenica 30 ottobre, di un’acquisizione del 50% entro fine 2023 e del controllo totale entro il 2024.
E’ quello che plausibilmente accadrà ma l’operazione sarà ancora più sanguinosa per gli attuali proprietari e ci sarà la stessa differenza fra chi riceve un pugno da ko e chi viene soffocato lentamente oppure, per usare paragoni meno granguignoleschi, la stessa differenza fra uno che perde tutto a poker in una mano sola e uno che invece nell’arco della serata viene spennato di quello che ha sul tavolo fino a lasciare anche l’orologio, le chiavi della macchina e un pagherò, dopo che per ore ha creduto di poter tornare in partita.
KTM che gestirà la rete vendita, ci metterà un suo uomo.
Enrico Pellegrino, infatti, ex responsabile strategie e sviluppo commerciale, è in Nolan dal 2 novembre.
Quindi KTM avrà delle pretese strategiche e distributive che ricadranno sulla pianificazione e sulla produzione e, per essere attuate, richiederanno sostanziosi investimenti di denaro a botte di 20 milioni da parte di quello che è ancora il socio di maggioranza.
E così sarà per tutto. Tutto costerà carissimo ai proprietari attuali fino a che cederanno pian piano venendo soffocati lentamente. La cosa bella (si fa per dire) è che MV Agusta non ha soldi, ma Black Ocean, il fondo che la gestisce, sì (se non sono bloccati dalla questione Ukraina) e per questo motivo Timur Sardarov, se non vorrà essere estromesso a tempo di record, si farà trascinare nelle sabbie mobili dell’illusione e inietterà denaro fino a che non si accorgerà di aver solo allungato la sua agonia finanziaria.
Non solo KTM si approprierà di MV come previsto ma lo farà ad un prezzo ancora più basso di quello che pagherebbe se volesse controllarla subito. Semplicemente, ci metterà un po’ di più. E gli avvocati non potranno fare niente.
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