Gara 2 fa capire che non solo non ci può essere una tripletta turca, ma che anche gara1, se non fosse stata accorciata sarebbe andata allo spagnolo.
Il talento di Razgatlioglu ci mette una pezza. Rea è ormai solo un terzo incomodo!
Bautista, Razgatlioglu, Rea, Rinaldi, Lowes, Locatelli, Redding, Vierge, Gerloff, Baz a chiudere i 10.
La sensazione è che se ieri avessero fatto garr completa, Bautista avrebbe vinto anche quella. Altro che le triplette di Razgatlioglu fantasticate da chi vedeva anche la partecipazione di Petrucci!
Gara2 è crudele per il risultato e per i messaggi che lancia. Razgatlioglu è il genio, quello con il talento. La sua moto non è inferiore alla Ducati ma ha solo caratteristiche diverse. Il pacchetto, però, la combo, quella vincente, è quella di Bautista + Panigale, perché la moto funziona con tutti e in più Bautista sa sempre quando può spingere e quando invece deve limitarsi a contenere. Lo sconfitto, invece è Jonathan Rea, che si lamenta della scarsa durata delle gomme ma poi parte all’arrembaggio sin dal via, dimostrando che il problema non è quello.
La gara si regge su questi valori e quello che succede è solo una conseguenza. Nessun è mai portato a pensare, nemmeno lontanamente che il podio, a meno di errori clamorosi, possa vedere protagonisti diversi dai tre di cui sopra.
Gli altri spartiscono le briciole e fanno da contorno ad uno spettacolo insufficiente e gonfiato come il pubblico dichiarato di 55.000 presenti. Anche distribuiti lungo il week end, sono surreali e scarsamente probabili, alla pari di un podio di qualcuno che non sia Bautista, Razgatlioglu o Rea. E’ comunque buona la prestazione di RInaldi, quella di Locatelli e persino Redding dà nuova linfa alla BMW. Ma è gente lontana, ai margini dell’impero. e delle cose che contano, esattamente come il mondiale Superbike sta diventando marginale per il mondo del motociclismo.
Guarda la live con il commento della gara di Misterhelmet, ospiti Luca Bologna
e Francesco Cavalli!
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